Finalmente qui a Ginevra riaprono i musei, non potete immaginare la mia gioia quando ho saputo la notizia! Ciò mi permette di tornare a parlare di quello che mi piace di più e che mi è mancato molto.
Quindi oggi, vi racconterò della mia visita al Museo Etnografico di Ginevra (MEG), che posso affermare senza ombra di dubbio essere uno dei più belli in Europa e uno dei musei etnografici con una collezione tra le più interessanti.

Che cosa mi è piaciuto di più del MEG?
L’allestimento della collezione permanente
La prima cosa che colpisce dell’allestimento museale è il suo aspetto scenografico realizzato dall’Atelier Brückner di Stoccarda. Le luci soffuse e la presenza di una video installazione dell’artista Ange Leccia permettono al visitatore di catapultarsi all’interno della collezione museale.

Com’è strutturato il percorso
Una delle difficoltà più grandi che secondo me un museo etnografico deve affrontare è quella legata allo sviluppo narrativo delle sue collezioni. Quale punto di vista adottare? come raccontare la storia degli oggetti esposti? Non è una scelta facile, perché tenendo conto di tutti i punti di vista attraverso i quali un oggetto etnografico può essere raccontato, si rischia di offendere una cultura o di non renderle giustizia.
Il MEG ha quindi deciso di suddividere i propri archivi in 5 macro capitoli, che corrispondono ai 5 continenti. Questo permette al museo di raccontare le proprie collezioni attraverso la diversità umana, ma anche le assonanze tra le varie culture del mondo, permettendo quindi al visitatore di imparare a riconoscere la propria identità a livello globale. I temi affrontati per i vari continenti variano in base agli oggetti esposti, tra i più ricorrenti troviamo: la religione, i riti magici delle comunità aborigene, tradizioni legate alla coltivazione della terra e la guerra.
Ogni oggetto nasconde in sé una grande storia, che aspetta solo di essere scoperta.
Grande importanza ha anche la sezione dedicata all’etnomusicologia, uno dei campi di ricerca nei quali il museo si è fortemente distinto.


La possibilità di scaricare l’audioguida online
Dal sito del museo è possibile scaricare l’audioguida gratuitamente. Questo consente al visitatore di arrivare al museo e gestirsi la visita nel modo migliore.
La mostra temporanea
Come ogni grande museo che si rispetti, il MAG organizza delle mostre temporanee che permettono di approfondire vari aspetti legati alle proprie collezioni. Attualmente c’è una mostra dedicata a Jean Dubuffet ed è visitabile fino al 28 febbraio.

La mostra “Jean Dubuffet, un barbare en Europe” approfondisce il rapporto tra la creazione artistica di Dubuffet e le sue ricerche dedicate all’ “Art Brut“. L’esposizione racconta la grande varietà delle tecniche adottate dall’artista, la libertà con cui ha ripensato il linguaggio artistico e come tutto questo sia collegato al suo interesse per l’etnografia, infatti all’interno del percorso espositivo si trovano anche dei reperti etnografici provenienti dalla collezione privata dell’artista.

Sicuramente una mostra da visitare se siete a Ginevra o avete intenzione di passarci nei prossimi mesi!
Informazioni pratiche:
L’entrata alla collezione permanente è gratuita.
Il costo del biglietto per la mostra temporanea è di 9 CHF, ed è fortemente consigliato acquistarlo online in modo da poter programmare al meglio il vostro orario di visita.
Segnalo inoltre che la prima domenica del mese anche la mostra temporanea è gratuita.
Potete consultare le possibili riduzioni/gratuità qui.
Aperto dal martedì alla domenica 11:00 – 18:00
Il MEG si trova in:
Boulevard Carl-Vogt 65
CH – 1205 Genève